Giunge alla mail dell’Osservatorio l’incredibile segnalazione della distribuzione, da parte di Giochi Preziosi, di una linea di zaini scolastici a marchio Esercito Italiano in tre varianti: Esercito, Alpini, Folgore.
Diversi sono i fattori di questa campagna pubblicitaria che ci hanno lasciat* stupefatt* e allo stesso tempo indignat*, a cominciare dallo slogan che accompagna il lancio del prodotto sul mercato con parole quali «Tutti sull’attenti!», che rievocano nella memoria collettiva il periodo più buio del nostro recente passato. E che dire poi della presentazione della collezione zaini esercito «per sentirsi sempre in missione» dove la strategia del linguaggio pubblicitario raggiunge livelli di sorprendente ambiguità e scivolosità? Presentare le attività scolastiche come “missione” lascia presupporre, infatti, una pericolosa frana culturale che trasforma la scuola in caserma e gli alunni e le alunne in militari in erba.
A nostro avviso una campagna pubblicitaria del genere sembra andare di pari passo con il dilagare nelle nostre scuole e sull’intero territorio nazionale di quella “cultura della difesa” che interpreta la funzione delle forze armate in maniera parziale omettendo sistematicamente di ricordare quella che è la vera missione di tutti gli eserciti, ovvero fare la guerra. Crediamo che questa operazione commerciale sia perfettamente in linea con quel processo di militarizzazione delle nostre scuole e del mondo del sapere in generale che sta avanzando a grandi passi e che come Osservatorio continueremo a denunciare, poiché la nostra idea è che le aule scolastiche debbano essere e rimanere sempre luoghi di educazione alla pace e alla convivenza pacifica senza alcuno spazio per pericolose e aggressive derive militariste che hanno come unico naturale sbocco il conflitto armato.
Ci permettiamo di ricordare inoltre che Giochi Preziosi ha un proprio codice etico che all’art. 1.2 recita: «ll gruppo Giochi Preziosi opera altresì nell’ambito dei principi posti a tutela della libertà e dignità dell’uomo dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani dell’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite)»; facciamo altresì presente che la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989, ratificata dall’Italia con legge del 27 maggio 1991, n. 176) nel preambolo afferma la necessità di «preparare pienamente il fanciullo ad avere una sua vita individuale nella società, ed educarlo nello spirito degli ideali proclamati nella Carta delle Nazioni Unite, in particolare in uno spirito di pace, di dignità, di tolleranza, di libertà, di uguaglianza e di solidarietà».
In considerazione di quanto esposto chiediamo infine che l’azienda non commercializzi i prodotti in questione; chiediamo inoltre a genitori, studenti e studentesse di non acquistare i suddetti zaini scolastici.
Deve essere chiaro che le finalità educative della scuola sono assolutamente inconciliabili non solo con la presenza dei militari nelle nostre aule, ma anche con tutto un linguaggio di stampo militare che nulla ha a che vedere con le attività didattiche quotidianamente portate avanti da docenti e alunn*.
Sono preziosi questi zainetti
Se al tuo bambino lo metti
Con tanti,molti altri bambini
Sfilerà nel corpo dei soldatini
Il 4 novembre,alla parata militare
In attesa di imparare a sparare
… e poi ci si stupisce dell’intolleranza nei confronti degli immigrati nei posti di lavoro 😞
[…] con il marchio dell’Esercito italiano in vendita dalla Giochi Preziosi per studenti e studentesse(leggi la notizia qui). L’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e università non ci sta e chiede […]