Intervista di Michele Santoro ad Alfonso Navarra: Una “brutta” pace è meglio di una “bella” guerra

Condividiamo una interessante invervista fatta da Michele Santoro ad Alfonso Navarra dei Disarmisti Esigenti nello studio di Servizio Pubblico a Roma il 7 febbraio 2024.

Ecco alcuni dei temi toccati da Alfonso Navarra nella sua intervista:

Peppino Impastato e la nonviolenza. 
L’azione “giusta” non coincide sempre con ciò che si fa come reazione nello stato di necessità. 
A volte la legittima difesa è necessaria. 
La strategia, nell’impostazione sharpiana, per “disarticolare” le catene di comando/obbedienza trasformando i nemici in amici (si parla di gruppi umani).
Non è intelligente che un peso piuma affronti Tyson sul ring (anche se gli hanno messo dei ferri di cavallo nei guantoni).
La resistenza armata può essere gestita nella forma della guerriglia, non necessariamente della guerra ad alta intensità.
E la resistenza nonviolenta può essere efficacissima, quindi preferibile.  
L’unione popolare alla ricerca di verità e giustizia è la forza più potente.
Il crollo del Muro di Berlino.
Rendere l’Europa inconquistabile.
Gli esperimenti di Gandhi con la verità e la bellezza dei compromessi/accordi.
Fermate, cessate (voi) il fuoco/la guerra? meglio: fermiamo/cessiamo (noi) il fuoco/la guerra: la responsabilità, a cerchi concentrici, a partire dai nostri coinvolgimenti personali effettivi, poi dei gruppi cui apparteniamo, di non inviare armi a chi le usa, ai Paesi in guerra, violando la nostra Costituzione pacifista.

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