Bologna contro le guerre. Il 4 novembre non è la nostra festa!

Anche a Bologna, come in altre 10 città d’Italia, si è svolta un’iniziativa per ribadire che il 4 novembre inteso come giorno per la celebrazione delle forze armate non è la nostra festa.

L‘Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università ha aderito all’iniziativa insieme alle altre realtà che hanno partecipato: Coordinamento Paradiso, Costituente Comunista, A FORAS, Partito dei CARC, PCI. Gli interventi al microfono durante il presidio sono stati intervallati da un Flashmob interpretato dai rappresentanti delle varie realtà, pensato per sensibilizzare i cittadini presenti in Piazza Nettuno: il capitalismo manovra come un burattinaio la guerra, la quale mostra un volto gioviale e rassicurante, per poi mietere vittime sul suo percorso (lavoro, sanità pubblica, istruzione pubblica, ambiente, libertà di espressione e di mobilità). Ma nell’epilogo le vittime si alleano e reagiscono insieme contro capitalismo e guerra fino a farli soccombere sotto lo slogan “Noi non ci stiamo! Nessun soldo, nessun soldato per le guerre della NATO”.

Per l’Osservatorio è intervenuto Giuseppe Curcio, che ne ha illustrato le attività sia sul fronte scuola (vademecum, boicottaggio zaini militari Giochi Preziosi), che sul versante università (petizione contro Fondazione Med-Or e dossier sugli Atenei).

Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università, Bologna

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