Anteprima del Seminario Internazionale “DONNE GLOBALI PER LA PACE UNITE CONTRO LA NATO”

Un folto gruppo di donne dal mondo, già presente oggi a Bruxelles, ha partecipato all’incontro organizzato all’interno del Parlamento Europeo per presentare la DICHIARAZIONE DI PACE che sarà discussa nella due giorni del seminario. La delegazione ha potuto confrontarsi con due parlamentari del gruppo LEFT Gue/NGL: Clare Daly e Ozlem Alev Demirel. I paesi rappresentati nella riunione di oggi, attraverso tante realtà pacifiste e politiche anche molto diverse tra loro, erano Belgio, Germania, Francia, Italia, Grecia, Cipro, Ungheria, Finlandia, Afghanistan, Australia, Stati Uniti, Ucraina, Marocco.

Tutte le intervenute hanno sposato totalmente nei loro interventi i principi espressi nel documento:

  • NO alla NATO globale, No a blocchi militari sempre più armati, No alla guerra come modalità di risoluzione delle controversie internazionali;
  • No alla militarizzazione della ricerca scientifica. Le giovani generazioni hanno diritto a un’educazione laica e democratica, ispirata ai valori della pacifica convivenza tra i popoli e gli Stati;
  • No al coinvolgimento delle donne nei piani di guerra del patriarcato. No a qualsiasi “approccio di genere” nelle file della NATO. Mettere le donne ai vertici di un’organizzazione militare guerrafondaia non ha nulla a che fare con l’affermazione dei principi di uguaglianza, giustizia e pace che sono alla base delle lotte delle donne per la propria liberazione;
  • Sì, invece, alla promozione del ruolo delle donne nei processi di pace. Sì al rispetto delle intenzioni autentiche della risoluzione 1325 delle Nazioni Unite sulla partecipazione delle donne ai negoziati di pace.

L’auspicio e l’invito fatto reciprocamente è stato quello di coordinarsi nell’informazione e nell’azione, in modo da ricostruire un movimento pacifista internazionale sempre più forte, che contrasti le perverse logiche e la propaganda della cultura della guerra e della difesa dell’occidente e della NATO. Alle parlamentari sono stati consegnati alcuni dossiers, tra i quali quello sulla presenza NATO e sulla situazione della Sardegna, preparato da Patrizia Sterpetti con il prezioso contributo di Mariella Setzu, entrambe attive nell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole. Nel pomeriggio molte di noi hanno partecipato ad una manifestazione per la Palestina, per denunciare gli ultimi misfatti di Israele, organizzata davanti al Ministero degli Affari Esteri.

Cristina Ronchieri, delegata all’Assemblea dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole

Di seguito l’appello che Cristina Ronchieri presenterà all’Assemblea.

CALL AGAINST THE MILITARIZATION OF SCHOOLS

Faced with a steady increase in military spending and circulation of weapons, we have set ourselves the goal of constantly denouncing the militarisation of our educational institutions, which has already been underway for far too long. Schools are becoming the territory of a belligerent and security obsessed ideology that makes its way into schools through the direct intervention of the armed forces in particular the Italian and US armed forces. This occurs through a myriad of initiatives aimed at promoting military careers in Italy and abroad and presenting the armed forces as actors capable of solving problems pertaining to civil society.

This intrusion even involves representatives of the military forces acting as ‘teachers’ giving lessons on various topics. This ranges from English lessons being entrusted to NATO personnel to issues concerning legality and the Constitution. It even involves compulsory work experience (PCTO) taking place in military bases or barracks. All this is supported by agreements signed by Army representatives together with the Ministry of Education, the Regional and Provincial Education Offices and individual schools.

We consider it very serious that such activities are presented by masking what is the true nature of the military, in an attempt to create consensus through an improper and misleading presentation of values such as ‘courage’, ‘pride’ and ‘strength’ or abstract ideas such as ‘defence of the homeland’ and ‘peace missions’.

We are also extremely worried about the level of collaboration that many Italian universities have with the arms industry through conspicuous research funding and about the signing of protocols between public universities and the armed forces. This entanglement is so strong that in the scientific committee of Leonardo’s foundation ‘Medor’ we find no less than 16 rectors of Italian universities.

The role that schools play is in no way compatible with the brutal ideology that underlies every war: this process of militarisation promotes practices that are antithetical to any effective and healthy educational process.

“Demilitarising” schools and education means making schools places of peace and acceptance, where racism and sexism are opposed, it means removing nationalist drifts within educational processes, eradicating models of force and violence and the irrational fear of an ‘enemy’ (inside and outside national borders) created ad hoc as a scapegoat. ‘Demilitarising’ the school means giving it back the social role envisaged by the Italian Constitution.

We believe in the fundamental role of the school as a laboratory where we can build together. We therefore ask school directors, teachers, educators, students, intellectuals and citizens to join the Observatory against the militarisation of schools by signing this appeal and declaring their school a place of peace, welcome and mutual respect.

We ask them to take an active part in the denunciation that we intend to carry out of every intervention in schools by security forces and of every improper use of school facilities. We ask them to participate in a coherent effort of mobilisation and of circulation of information so as to oust the culture of war from schools.

La raccolta firme Primi firmatari/e

  • Donatella Di Cesare, ordinaria di Filosofia teoretica, Università di Roma La Sapienza
  • Angelo d’Orsi, storico e giornalista, già ordinario Università di Torino
  • Giovanni Ricchiuti, presidente nazionale Pax Christi
  • Alex Zanotelli, missionario comboniano
  • Serena Tusini, docente, Cobas Scuola Massa Carrara
  • Antonio Mazzeo, docente, peace researcher
  • Alessandro Portelli, già ordinario di Letteratura angloamericana, Università di Roma La Sapienza
  • Tomaso Montanari, rettore dell’Università per Stranieri di Siena
  • Lucio Russo, matematico, Università Tor Vergata
  • Carlo Rovelli, fisico e saggista
  • Romano Luperini, critico letterario
  • Geminello Preterossi, filosofo del diritto e della politica
  • Rosa Siciliano, direttrice editoriale di “Mosaico di pace”
  • Fulvio Vassallo Paleologo, già docente di Diritto di asilo, Università di Palermo, e vice presidente ADIF (Associazione diritti e frontiere)
  • Costanza Margiotta, Priorità alla Scuola Tano D’Amico, fotografo
  • Ludovico Chianese, docente, Cobas Scuola Napoli
  • Giovanni Carosotti, docente
  • Ilenia Badalamenti, docente, Cobas Scuola Pisa
  • Giuseppe Burgio, docente di Pedagogia generale e sociale, Università di Enna “Kore”
  • Sara Conte, docente, Cobas Scuola Grosseto
  • Massimiliano Andretta, associato di Scienza politica, Università di Pisa
  • Anna Angelucci, docenteRoma
  • Stefania Arcara, Dipartimento di Scienze Umanistiche, Università di Catania
  • Rossana Barcellona, docente, Università di Catania
  • Tindaro Bellinvia, ricercatore, Università di Messina
  • Cesare Bermani, storico
  • Barbara Bertani, docente, Reggio Emilia
  • Mauro Biani, disegnatore satirico
  • Marco Bistacchia, C.E.L. di lingua italiana, Università di Pisa
  • Stefano Bufi, docente, Cobas Scuola Molfetta
  • Silvano Cacciari, antropologo, Laboratorio di Cyber Security e Relazioni Internazionali (CIRLab) del Polo Universitario Città di Prato – PIN 6
  • Enrico Calossi, docente di Relazioni internazionali, Università di Pisa
  • Cristina Cassina, associata di Storia delle dottrine politiche, Università di Pisa
  • Antonino De Cristofaro, docente, Cobas Scuola Catania
  • Marco Celentano, docente di Etica e di Filosofia morale, Università di Cassino e del Lazio Meridionale Salvatore Cingari, Dipartimento di Scienze umane e sociali internazionali, Università per Stranieri di Perugia
  • Catia Coppo, docente, Cobas Scuola Terni
  • Franco Coppoli, docente, Cobas Scuola Terni
  • Miguel Mellino, associato di Antropologia culturale, Processi identitari e scenari globali, Studi Postcoloniali e Relazioni Interetniche, Università L’Orientale di Napoli
  • Andrea Cozzo, ordinario di Lingua e letteratura greca, Università di Palermo
  • Ernesto De Cristofaro, docente presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Catania
  • Fabio de Nardis, ordinario di Sociologia politica, Università di Foggia
  • Giovanni Di Benedetto, saggista e docente liceo Vittorio Emanuele II, Palermo
  • Candida di Franco, docente, Cobas Scuola Palermo
  • Enrico Di Giacomo, giornalista, direttore di Stampalibera.it
  • Salvatore Distefano, presidente Associazione Etnea Studi Storico-Filosofici
  • Gabriella Falcicchio, Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”
  • Giuseppe Follino, docente, Cobas Scuola Grosseto
  • Elena Gagliasso, docente di Filosofia della Scienza al Dipartimento di Filosofia, Università di Roma La Sapienza
  • Gloria Ghetti, docente Faenza
  • Marcello Ghilardi, docente di Estetica, Università di Padova
  • Nella Ginatempo, sociologa
  • Salvatore Giuffrida, PO di Geometria, in ritiro, Catania
  • Eric Gobetti, storico del fascismo e della Resistenza
  • Elisabetta Grimani, docente di lettere, Cobas Scuola Terni
  • Donatella Guarino, docente, Cobas Scuola Napoli
  • Irene Landi, CEL di lingua italiana, Università di Pisa
  • Simona La Spina, docente di lettere, Cobas Scuola Catania
  • Rossella La Tempa, redazione “Roars”
  • Roberta Leoni, docente, Cobas Scuola della Tuscia
  • Simona Loddo, docente, Cobas Scuola Cagliari
  • Michele Lucivero, giornalista, docente Cobas Scuola Molfetta
  • Laura Marchetti, docente di Didattica generale all’Università Mediterranea di Reggio Calabria, e docente di Didattica delle culture all’Università degli Studi di Foggia
  • Federico Martino, già ordinario di Storia del diritto italiano, Università di Messina
  • Mina Matteo, docente, Cobas Scuola Lecce
  • Elena Mignosi, docente di Pedagogia generale sociale, Università di Palermo
  • Paolo Missiroli, docente, Faenza
  • Teresa Modafferi, Cobas Scuola Catania
  • Federico Oliveri, ricercatore senior presso il Centro interdisciplinare “Scienze per la Pace” dell’Università di Pisa
  • Fausto Pascali, docente, Cobas Scuola Pisa
  • Lorenzo Perrona, docente, Cobas Scuola Siracusa
  • Valentina Petillo, docente, Cobas Scuola Napoli
  • Gianni Piazza, docente, Università di Catania
  • Rosa Bartiromo, docente
  • Antonio Pioletti, professore emerito, Università di Catania
  • Renata Puleo, “NiNaNd@”
  • Riccardo Loia, docente, Cobas Scuola Varese
  • Giuseppe Restifo, storico, ricercatore indipendente
  • Onofrio Romano, Sociologia dei mutamenti, Università Roma Tre
  • Cristina Ronchieri, docente, Cobas Scuola Massa Carrara
  • Citto Sajia, critico cinematografico, già docente Università di Messina
  • Mario Sanguinetti, Cobas Scuola della Tuscia
  • Giuseppe Saraceno, docente, Cobas Scuola Pisa
  • Felice Scalia, gesuita
  • Attilio Scuderi, docente, Università di Catania
  • Mariella Setzu, insegnante in pensione, Cobas Scuola Cagliari
  • Alessandro Simoncini, Dipartimento di scienze umane e sociali internazionali, Università per Stranieri di Perugia
  • Alessandro Somma, ordinario di Diritto comparato, Università di Roma La Sapienza
  • Matteo Vescovi, docente, Bologna Viviana Vigneri, docente, Lecce
  • Maria Teresa Silvestrini, docente Scienze Umane e Filosofia, Istituto Einstein Torino
  • Davide Borrelli, ordinario di Sociologia dei processi culturali e comunicativi Università Suor Orsola Benincasa -Napoli
  • Norberto Julini, coordinatore Pax Christi Italia
  • Carlo Salmaso, Cesp Veneto
  • Giuseppe Zambon, Cesp Veneto
  • Matteo Boscarelli, docente
  • Angelo Gagliani, docente, ambientalista, Cobas Scuola Brindisi
  • Walter Sfratato, pensionato e funzionario pubblico
  • Tiziana Volta, volontario Mondo senza Guerra e senza Violenza
  • Sara De Carlo, docente Napoli
  • Ester Fusar Poli, musicista e docente
  • Renzo Craighero, Centro di Documentazione del Manifesto Pacifista Internazionale
  • Claudia Ortu, ricercatrice di Linguistica inglese, Università degli Studi di Cagliari
  • Angelo Baracca, attivista antinucleare e contro la guerra, Firenze
  • Gregorio Piccin, responsabile nazionale pace e disarmo, Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
  • Vittorio Pallotti, presidente onorario e co- fondatore del Centro di Documentazione del Manifesto Pacifista Internazionale- CDMPI Genova
  • Haidi Gaggio Giuliani, docente in pensione
  • Mohamed Wisam Ambrosini, UN PONTE PER
  • Angelica Romano, co-presidente per UN PONTE PER
  • Carmelo Teresi, docente Palermo
  • Gabriella Casa, ex docente
  • Patrizia Farronato, ex docente ANPI della Val Leogra: Schia-Santorso, Torrebelvicino- Valli del Pasubio (VI) Presidio per la pace Alto Vicentino
  • Ludovico Basili, Osservatorio Repressione
  • Luciano Zambelli, Lega per il Disarmo Unilaterale
  • Francesco Lo Cascio, portavoce della Consulta per la pace, la non violenza, i diritti umani del comune di Palermo
  • Norma Bertullacelli, docente in pensione
  • Emanuele Negro, fisico ambientale Unione Popolare
  • Manfred Bergmann, docente, operatore sociale
  • Alex Carlazzoli, giornalista, maestro, attore
  • Fulvia Gueli, docente, Reggio Emilia
  • Norma Bertullaccelli, “Ora in silenzio per la pace”
  • Vimille Fallavollita, educatore nido d’infanzia, Perugia
  • Giorgia Listi, docente, Catania
  • Stefano Uliana, docente di filosofia e storico, Udine
  • Caterina Martuccio, dirigente chimico Arpa, Campania
  • Elena Fabrizio, docente, Roma
  • Monica Capo, docente e portavoce Teachers Future Campania
  • Agata Iacono, sociologa, Roma

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