Troppo comodi i “Letti d’amore”, che inaugurano, a Verona, la 75esima edizione del Festival shakespeariano. Troppo comodi, e un po’ maliziosi, questi letti, che vorrebbero tributare un «omaggio a tutte le coppie shakespeariane».
Meglio immettersi anche dentro il letto sobrio e solido del fiume della storia, avrà pensato il Comune di Verona, quando ha scelto di affidarsi all’«uniforme storica» di ben cinquantacinque orchestrali della Banda musicale dell’ Esercito italiano, che sfileranno dalla piazza Bra al Teatro Romano, intonando musiche, che a Shakespeare rimandano, s’intende grazie al cinema.
In realtà, considerando che i tempi sono quelli della guerra per procura, il Comune di Verona sembra che voglia farsi interprete delle superiori volontà della Storia, più che delle volontà di Shakespeare (ricordate Amleto, a.III, sc. II, come raccomandava sobrietà congruenza e misura agli attori, altrimenti avrebbe preferito affidarsi al «banditore della città»?).
Cristina Stevanoni