In seguito alle segnalazioni giunte all’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università da docenti, genitori, studentesse e studenti di scuole di Genova (Liceo Scientifico Statale Leonardo da Vinci, incontri di orientamento – Esercito Italiano per le classi quarte e quinte con illustrazione delle opportunità professionali in ambito Esercito Italiano), Pistoia (Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali e Sociosanitari Luigi Einaudi, incontri con l’Esercito Italiano per orientamento classi quinte con alcuni rappresentanti del 183° Regimento Paracadutisti “Nembo” di Pistoia, iniziativa legata alle attività di Legalità e orientamento), e Trieste (55a Barcolana) in relazione ad attività di orientamento con l’Esercito, abbiamo pensato di indirizzare un messaggio chiaro alle ragazze e ai ragazzi: non lo fate! Non andate nelle forze armate!
Incapace di offrirvi una scuola davvero formativa, sicura e libera dai condizionamenti del “mercato”; ed un
lavoro dignitoso e retribuito secondo i dettami della Costituzione, il vostro paese vi fa una proposta indegna: arruolarvi nelle forze armate.
Anziché investire per potenziare una scuola pubblica, che dovrebbe essere tutta tesa a creare menti libere e critiche, vi indica una strada in cui non c’è posto per il libero pensiero e la critica, una strada in cui si deve imparare ad obbedire senza mai mettere in discussione gli ordini, una strada cioè diametralmente opposta a ciò a cui la scuola dovrebbe educare.
E lo fa nella maniera più subdola: consentendo al maggiore, generali e militari in generale di sottrarvi ore di scuola per la loro propaganda. Essi vi inviterebbero ad addestrarvi alla guerra ( che l’Italia “ripudia”, secondo l’articolo 11 della nostra legge fondamentale), cioè all’uccisione di esseri umani. Per di più, dovreste farla agli ordini della NATO, un’alleanza aggressiva e svincolata dalla sovranità nazionale perché sottoposta ai dettami statunitensi. Un’alleanza che, in barba al trattato di non proliferazione nucleare, stocca nel sottosuolo italiano 90 ordigni atomici.
Saremmo tentati di invitarvi a prendere a pernacchie i maggiori e i generali, ma siamo consapevoli che
questo vi metterebbe in difficoltà nella scuola, a causa delle regole che governano il “voto in condotta”. Ma se potete, non andate ad ascoltarlo, ragazzi e ragazze. E se sarete costretti ad ascoltarlo, non applauditelo. Non andate coi signori della guerra. E, se vi va, ascoltate una canzone che vi dedica l’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università.
Il canzoniere delle lame, Lo spaventapasseri
Figlio non andare coi signori della guerra
arma che ti han dato puoi piantarla nella terra
è di legno buono potrà crescere un ulivo
quando fiorirà sarai di certo ancora vivo
Figlio puoi gettare la divisa che ti han dato
servirà di più nel campo appena arato
sopra ad un palo metterla con un cappello in mano
scaccerà gli uccelli che non mangeranno il grano
Lo spaventapasseri val più di un generale
difenderà il tuo pane e il tuo campo da ogni male
il generale invece sa piantare solo dolore
e sopra i nostri campi non ci nasce
neanche un fiore
Carioli-Mattotti
