Carabinieri a scuola a Perugia per parlare di Patrimonio Culturale: smilitarizziamo la cultura

Quali figure professionali esterne alla scuola invitare per discutere di valorizzazione a tutela del patrimonio culturale insieme agli studenti e alle studentesse di un IIS a indirizzo turistico? La scelta è davvero molto ampia. Al “Cavour-Marconi-Pascal” di Perugia si è optato per un incontro con i Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale durante il quale si è discusso insieme a studenti e studentesse dell’importanza di conoscere e proteggere uno dei più importanti patrimoni artistici del mondo.

L’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università si è sempre battuto contro la presenza di forze armate nelle scuole in qualunque modalità esse si presentino, nella convinzione che non ci possa essere alcuna tangenza tra queste ultime e gli istituti scolastici.

Pertanto, ci chiediamo, perché per parlare di valorizzazione, conoscenza e tutela dei beni artistici nazionali o regionali sia necessaria la presenza di una forza armata, di cui non è in discussione il lavoro di contrasto al traffico illegale di opere d’arte? Davvero non si sarebbe potuto optare per altre figure quali per esempio una storica dell’arte, un museologo, una guida turistica specializzata, un restauratore, un assessore locale?

Per parte nostra, ci piacerebbe pensare alle scuole italiane di ogni ordine e grado, come luoghi liberi da ogni forma di logica securitaria e dove studenti e studentesse siano protagonisti del processo di crescita culturale e di sviluppo di un pensiero critico volto a trasformare la società in maniera radicale.

L’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università, pertanto, chiede ancora una volta con forza che vengano interrotte tutte le relazioni tra FFAA e FdO e studenti negli spazi e negli orari scolastici. La scuola pubblica italiana deve assicurare che dentro le sue mura e all’interno delle sue linee d’azione si apprenda e si pratichi la risoluzione nonviolenta e diplomatica dei conflitti e, soprattutto, la democrazia…oggi imperfetta, tutta da migliorare.
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