“Le vie della pace sono finite?” A Borgomanero(NO) convegno sulla pace

Il 10 e l’11 giugno 2023 si è svolta a Vienna la Conferenza internazionale per la pace in Ucraina, organizzata dalle reti dei pacifisti collegate con Europe for Peace. Un evento del quale non si è avuta quasi alcuna eco sulla stampa italiana.

La Dichiarazione finale, dal titolo “Pace con mezzi pacifici”, riafferma la necessità di un percorso di trattativa per la pace, perché si deve pensare che un’altra via è possibile.

Il convegno, Organizzato dalle associazioni A.N.P.I BORGOMANERO, COMUNITA’ DI SANT’EGIDIO, COMPAGNI DI VOLO, MAMRE Onlus e co-promosso tra gli altri anche dall’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole, si propone di affrontare anche tematiche quali l’obiezione di coscienza, il rispetto dei trattati internazionali in materia di disarmo e, non da ultimo, l’importanza di fare rete anche a livello locale. Perché la pace si può costruire soprattutto dal basso coinvolgendo la società civile con i giovani ed il mondo della scuola.

Tra i temi che il convegno “Le vie della pace sono finite?” si propone di affrontare vi è quello dei corridoi umanitari che permettono ai rifugiati, in particolare alle persone più vulnerabili, di raggiungere in sicurezza l’Europa senza intraprendere i viaggi della morte attraverso il Mediterraneo.

Vi è anche quello del diritto all’obiezione di coscienza al servizio militare, che in Russia, Ucraina e Bielorussia non viene riconosciuto; anzi coloro che si rifiutano di combattere vengono perseguiti penalmente e viene loro impedito di espatriare. Da qui nasce da parte delle organizzazioni pacifiste la richiesta all’UE di protezione internazionale degli obiettori di coscienza.

Si parlerà inoltre dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole che nasce dalla discrepanza fra le direttive dell’ONU, per un percorso di costruzione di pace, e l’indirizzo militarista delle politiche scolastiche dei governi italiani.  Obiettivo dell’Osservatorio per i prossimi mesi sarà approfondire la documentazione delle attività militarizzate sul territorio nazionale e proporre laboratori didattici per costruire la cultura della pace. Secondo lo studio delle Nazioni Unite del 2002 sull’educazione al disarmo e alla non proliferazione” …istruzione e formazione restano strumenti poco utilizzati per promuovere la pace e il disarmo…” Inoltre fin dalla Dichiarazione Universale dei Diritti del Fanciullo del 1959, si parla di preparare il fanciullo ad assumere le responsabilità della vita in una società libera, in uno spirito di comprensione, di pace, di tolleranza, di uguaglianza.

Nei protocolli d’intesa, in aumento in questi ultimi anni, stipulati tra Ministero dell’Istruzione e istituzioni militari si insiste sull’idea di “cultura della sicurezza” e “cultura della difesa” di cui la scuola dovrebbe farsi promotrice. E soprattutto nell’ambito delle attività di orientamento e alternanza scuola lavoro si è dato corso alla direttiva sulla “cultura della difesa”. Un esempio sono soprattutto i PCTO e il cosiddetto “orientamento” (cioè tutte quelle attività informative rivolte a studenti e studentesse per la scelta della loro carriera di studi secondari e universitari o per l’immissione nel mondo del lavoro – attività che inizia nella scuola media inferiore.

Di questo e di molto altro si parlerà sabato 2 settembre, alle ore 15:30 presso la sala conferenze S.O.M.S. in Corso Roma, 136 a Borgomanero(NO).

Intervengono:

•  Zaira Zafarana (Mir-Ifor; Coordinamento AGiTe)

•  Sergio Bassoli (Europe for Peace, Rete italiana Pace e Disarmo)

•  Don Renato Sacco (Pax Christi)

•Terry Silvestrini (La Scuola per la Pace; Osservatorio contro la militarizzazione nelle scuole)

•  Patrizia Ferro (Comunità di Sant’Egidio)

 Modera :  Manuela Borraccino (giornalista)

Aderiscono all’iniziativa:

Mir-MN Piemonte; Coordinamento AGiTe Piemonte; Europe for Peace; Pax Christi;

Novara; Laboratorio per la Pace di Galliate; “Mani Tese” – Verbania; Camera del lavoro Novara VCO; Rete della Pace; Legambiente Circolo “Il Pioppo “Ovest Ticino e Novarese; Legambiente “Gli amici del lago” Sud Verbano-Cusio-Agogna ; Cooperativa sociale “Raggio verde”; Auser; Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole; Cooperativa Vedogiovane

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