Pubblichiamo il Comunicato Stampa del Coordinamento Antifascista di Torino sui fatti occorsi presso l’Università il 27 ottobre.
Il Coordinamento Antifascista Torino ha partecipato ieri, con la presenza e la testimonianza del professor Amedeo Cottino, all’assemblea che si è tenuta al CLE a seguito dell’intervento repressivo della polizia di tre giorni prima.
Il 27 ottobre, come noto, la polizia è entrata in forze nel campus, a quanto risulta di sua iniziativa e senza autorizzazione del Rettore; gli studenti sono stati manganellati da agenti in tenuta antisommossa; alcuni disabili hanno dovuto rinchiudersi in un’aula per evitare di essere travolti nel parapiglia; i parapetti delle balconate hanno rischiato di cedere sotto la pressione della massa di studenti posti in situazione di pericolo. Tutto ciò al solo fine di presidiare e mettere al riparo da ogni azione di disturbo un’iniziativa del Fuan, contestata dagli studenti antifascisti.
L’intervento delle Forze dell’Ordine, nell’aria da giorni e rispondente all’evidenza a una scelta del ministro dell’Interno, appare lesivo, in sé e per le modalità che lo hanno caratterizzato, dei principi costituzionali di libertà di riunione e di manifestazione e attenta all’autonomia universitaria, da sempre riconosciuta e tutelata dall’articolo 33, ultimo comma, della Carta fondamentale.
Per questo, come Coordinamento Antifascista, sottolineando che l’antifascismo è il terreno sul quale l’Università è stata edificata, chiediamo:
– che il Rettore, il Senato Accademico e il Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo manifestino alla Questura di Torino la più ferma protesta per l’intervento repressivo del 27 ottobre e assumano ogni necessaria iniziativa volta ad evitare che episodi di tale gravità possano ripetersi;
– che il ministro dell’Interno provveda al più presto all’informativa urgente richiesta ieri alla Camera dei Deputati da alcuni gruppi parlamentari;
– che le forze democratiche cittadine affianchino e sostengano le organizzazioni studentesche nell’attività di vigilanza contro manifestazioni che si richiamano al fascismo e attentano alla vita democratica in città e nell’Università.
Il Coordinamento antifascista torinese, per parte sua, vigilerà e opererà perché la libertà di riunione e di manifestazione a sostegno della Costituzione antifascista sia garantita a tutti e a tutte, perché l’attività di tutela dell’ordine pubblico da parte delle forze di polizia rispetti rigorosamente i principi di stretta legalità e di proporzionalità e perché tutte le autorità della Repubblica si adoperino per la piena attuazione della Costituzione, ivi compresa la XII disposizione finale che vieta la ricostituzione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista.