Oltre diecimila visualizzazioni e oltre 500 condivisioni in due giorni dalla pubblicazione su Facebook di un video amatoriale che ritrae le proteste di un cittadino a Modena che inveisce contro una particolarissima “installazione di Natale”.

Nelle immagini, diventate in pochissimo tempo virali, l’uomo visibilmente irritato fa sentire tutto il suo disappunto davanti all’inusuale slitta di Babbo Natale che per l’occasione è un enorme carro armato militare addobbato con colori e festoni natalizi, che da venerdì 8 dicembre campeggia in piazza XX Settembre a Modena. La notizia della discutibile iniziativa, l’opera è stata realizzata dall’artista Lorenzo Lunati come installazione per la piazza tra le bancarelle, era stata accolta con sommo stupore e disappunto, già la scorsa settimana, da alcuni genitori di “Priorità alla Scuola” con una segnalazione subito raccolta da noi dell’Osservatorio (leggi qui).

Dopo numerose critiche, per nulla lusinghiere, giunte nei giorni scorsi anche tramite i social e rimbalzate anche sulle colonne della stampa locale, ieri nei confronti dell’installazione artistica si è espresso senza veli un cittadino giunto in zona in compagnia del figlioletto. L’uomo alla vista del carro armato “natalizio” ha cominciato con accento straniero ad inveire e protestare contro il messaggio, non proprio tipico dello spirito di pace e amore del Natale, che al contrario sembrerebbe veicolare un opera artistica di tale aspetto.

Decisamente una scelta discutibile anche, a nostro parere, da parte di chi abbia pensato di commissionare e poi autorizzare tale installazione artistica in città, che a ben vedere stride non poco con le terribili immagini e le continue notizie che giungono ormai a ritmo serrato dai luoghi di guerra a noi vicini come l’Ucraina e lontani ma non meno cruenti quali il Medio Oriente.

In questo delicato momento, alla luce delle ingenti perdite umane e fra queste, come ha ricordato accoratamente l’uomo protestando davanti al carro armato “artistico”, molte quelle appartenenti a bambini e bambine vittime “collaterali” di una guerra vera, la scelta di proporre tali messaggi appare decisamente non soltanto fuori luogo con l’atmosfera natalizia ma anche con lo spirito di pace ed accoglienza che dovrebbe animarci quotidianamente.

A fare da eco alle proteste dello sconosciuto cittadino anche molti dei commenti giunti sul web dagli utenti Facebook, in gran numero concordi nel condannare sia l’opera in questione, sia il messaggio diseducativo e fuorviante di violenza e di guerra che inevitabilmente un’immagine simile, non importa come e quanto colorata e addobbata, sia destinata a veicolare.

E voi cosa ne pensate? L’arte è arte e giustifica sempre ogni scelta di chi la concepisce e propone?!