In arrivo la legione straniera: ennesima dimostrazione della logica guerrafondaia italiana

Se vuoi la pace, allora non devi preparare la guerra alimentando la corsa agli armamenti e accrescendo le spese militari e quelle destinate alla creazione di nuovi sistemi d’arma.

La pensano, invece, in maniera diametralmente opposta i vertici del Governo e dell’esercito italiano, uniti nel giudicare gli organici delle forze armate italiane insufficienti tanto che il quotidiano Il Fatto Quotidiano ha anticipato la notizia secondo la quale “negli uffici degli Stati maggiori della Difesa si lavora a un progetto che consentirà di arruolare, nelle forze armate, un certo numero di giovani cittadini stranieri” (clicca qui le notizia).

Italiani di serie B per diritti civili e sociali, ma alla occorrenza ci si ricorda di loro, parliamo dei migranti sui quali incombono legislazioni inique e vessatorie oltre a quella atavica diffidenza alimentata nel corso degli anni da una becera propaganda xenofoba. Si pensa a una sorta di Legione Straniera sulle orme della Francia e della Spagna, truppe da impiegare negli scenari di guerra ove il nostro paese sarà presente e collocato dalla politica estera bellicista del Governo Meloni.

Dopo la notizia della mini naja, anch’essa oggetto di un disegno di legge, con una ferma di quasi due mesi compensata da crediti scolastici e punteggi aggiuntivi per i concorsi pubblici, arriva questa ennesima decisione la cui pericolosità è assai maggiore, perché la Legione straniera è stata storicamente pensata come truppa coloniale da impiegare all’estero per operazioni militari che sembrano essere l’autentica ossessione dei governanti.

Il posto al sole di mussoliniana memoria, il colonialismo corredato da ideologie razziste, trovano ancora oggi spazio nell’immaginario collettivo e diventano obiettivi da perseguire istituendo una sorta di Legione straniera che proietterebbe l’Italia tra le potenze militare disposte a tutto per partecipare a missioni militari all’estero.

L’ennesima dimostrazione della natura guerrafondaia e militarista dell’attuale Esecutivo.

Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università

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