Lettera aperta Università Orientale di Napoli su seminario NATO

Riproponiamo la lettera pubblicata sulla pagina Facebook della Libera Università Orientale di Napoli con la quale viene denunciato il disappunto per lo svolgimento di un seminario NATO.

«Vogliamo manifestare con questa lettera la nostra preoccupazione in merito a uno dei seminari proposti nell’ambito dell’offerta didattica del dottorato in Studi Internazionali dell’Università L’Orientale. A partire da lunedì 19 giugno, per la durata di sei incontri, si terrà infatti il seminario “Implementing agreements: practical issues and challenges for International Organizations” tenuto da Anthony M. Quattrone, ex capo delle risorse umane del comando NATO di Napoli.

Non vogliamo entrare nel merito delle competenze del dottor Quattrone. Ci teniamo tuttavia a sottolineare la problematicità e la sconvenienza di questo invito da parte di un’istituzione pubblica che dovrebbe contribuire allo sviluppo del pensiero critico, e che invece, in una fase estremamente delicata di un conflitto, ospita un ex funzionario dell’Alleanza Atlantica, che in questa guerra è direttamente coinvolta. La presenza del dottor Quattrone in qualità di esperto esterno delinea ai nostri occhi un posizionamento ideologico da parte dell’Università che riteniamo inaccettabile, oltretutto all’interno del dottorato in Studi Internazionali che dovrebbe piuttosto promuovere la produzione di una ricerca critica e indipendente.

Da quello che possiamo intuire dal titolo del seminario – non avendo ricevuto alcun materiale informativo in merito – gli interventi del dottor Quattrone non verteranno sul conflitto in corso in Ucraina né sulle operazioni che la Nato ha eseguito in passato. Tuttavia, ribadiamo la nostra contrarietà alla presenza di un funzionario (poco importa se militare o civile) che ha fatto a lungo parte di un’organizzazione di tipo militare che dal secondo dopoguerra in poi si è resa protagonista di numerosi conflitti, e che non può essere posta come esempio dall’università pubblica, che dovrebbe farsi invece portatrice di una cultura della pace e del dialogo.

Approfittiamo di questa presa di parola per ricordare che il seminario si inscrive all’interno di un rapporto già esistente tra L’Orientale e la Nato, che nel 2022 hanno firmato un protocollo d’intesa finalizzato all’approfondimento delle “strategie di gestione della crisi” che ha portato addirittura all’indizione di tirocini curricolari all’interno della base militare di Solbiate Olona, il cui Rapid Deployable Corps ha guidato numerose missioni militari – per esempio in Afghanistan – e ha la funzione di condurre operazioni “difensive e in supporto della pace” ma anche “offensive” (noi le chiamiamo “guerre” e “invasioni”). Ci auguriamo che questa nostra iniziativa possa coinvolgere direttamente non solo studenti e studentesse, ma anche il personale docente in una riflessione relativa al proprio posizionamento e a quello dell’Università nel suo insieme, rispetto al rapporto da mantenere con un’istituzione quale la Nato. A tutti e tutte chiediamo di sottoscrivere questo documento (potete farlo inviandoci un messaggio privato su Facebook) in modo da rafforzare le possibilità di un dibattito a nostro avviso delicatissimo».

Alcuni ricercatori e ricercatrici, dottorandi e dottorande, studenti e studentesse dell’Orientale:

  • Sofia Bacchini – Dottoranda in Studi Internazionali dell’Università L’Orientale
  • Edoardo Biscossi – Dottorando in Studi Internazionali dell’Università L’Orientale
  • Federica Bucci – Dottoranda in Studi Internazionali dell’Università L’Orientale
  • Caterina Carpita – Dottoranda in Studi Internazionali dell’Università L’Orientale
  • Alice Gangemi – Dottoranda in Studi Internazionali dell’Università L’Orientale
  • Elsa Gios – Dottoranda in Studi Internazionali dell’Università L’Orientale
  • Hafsa Marragh – Dottoranda in Studi Internazionali dell’Università l’Orientale
  • Fabiola Midulla – Dottoranda dell’Università l’Orientale
  • Gioacchino Orsenigo – Dottorando in Studi Internazionali dell’Università L’Orientale
  • Riccardo Rosa – Dottorando in Studi Internazionali dell’Università L’Orientale
  • Luce Sant’Ambrogio – Dottoranda in Studi Internazionali dell’Università l’Orientale
  • Nabila Tavolieri – Dottoranda in Studi Internazionali dell’Università L’Orientale
  • Andrea Ruben Pomella – Assegnista di ricerca dell’Università L’Orientale
  • Andrea Caroselli – Assegnista di ricerca dell’Università l’Orientale
  • Nicola Di Mauro – Assegnista di ricerca dell’Università l’Orientale
  • Collettivo Autorganizzato Universitario Napoli
  • Iain Michael Chambers – già professore ordinario di Sociologia all’Università L’Orientale
  • Antonia Anna (Libera) Ferrante – Ricecatrice e membro del Centro Studi Postcoloniali e di genere dell’Università L’Orientale
  • Ilenia Iengo – Dottranda dell’Università autonoma di Barcellona ed ex studentessa dell’Università L’Orientale
  • Andrea Bottalico – Ricercatore presso il Dipartimento di Scienze sociali dell’Università Federico II
  • Centro Culturale Handala Ali – مركز حنظله علي الثقافي
  • Laboratorio Politico Iskra
  • Scugnizzo Liberato
  • LasciateCIEntrare
  • Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole
  • Luigi Romano – Assegnista di ricerca dell’Università Federico II
  • Yasmine Yaya Accardo – Attivista
  • Francesco Festa – Scrittore e ricercatore indipendente
  • Michela Tuozzo – Assegnista di ricerca
  • Mensa Occupata
  • Dario Oropallo – Ex studente dell’Università L’Orientale
  • Collettivo Studentu Federico II
  • Stefano Latino – Dottorando dell’Università La Sapienza
  • Valeria Cirillo – Dottoranda dell’Università Roma Tre
  • Rino Boc – Dottorando dell’Università di Pisa
  • Peppe Tavarone – Ex studente dell’Università L’Orientale
  • Enrico Gargiulo – Professore associato dell’Università di Bologna
  • Giacomo Cuoco – Dottorando dell’Università Roma Tre
  • Adriana Manzoni – Dottoranda dell’Università di Padova

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