A Todi (PG) e Abbiategrasso (MI) le FF.AA. per la promozione di carriere con le stellette

La Marina Militare si ripresenta a Todi (PG) (come già in passato) e ad Abbiategrasso (MI) insieme ad altre Forze Armate con il pullman per l’orientamento con a bordo effetti speciali per le foto ricordo di rito e con tutto (è il caso di dirlo!) l’armamentario per promuovere carriere con stipendio sicuro e lauree altrettanto facili una volta entrati a fare parte della grande “famiglia” con le stellette.

Ciò che colpisce non è soltanto il cinismo con cui in tempi di grande disoccupazione e fuga dei cervelli all’estero si affascinano i giovani per esempio con la poesia del volo aereo o con il vento tra i capelli dei simulatori di barca a vela, nel caso della Marina Militare, ma su tutto è il rituale che nel caso di Abbiategrasso per esempio inizia con un’alza bandiera il venerdì e si chiude la domenica sera con l’ammainabandiera sempre ovviamente alla presenza della musica di una fanfara in divisa.

Siamo quindi di fronte a dei rituali laici in chiave 4.0 che già aveva descritto G.L. Mosse in La nazionalizzazione delle masse nella sua attenta descrizione quasi antropologica dell’ascesa al potere del nazismo. Con altrettanta retorica e senza pensare alle conseguenze per i nostri giovani di questo tipo di orientamento anche i Comuni si prestano a questa propaganda inventandosi sempre nuovi slogan come per esempio “navighiamo in piazza con la Marina Militare” .

Stefano Bertoldi – Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università

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