Il caso di Salvo Bullara, docente di storia e filosofia al Liceo scientifico di Roma “Augusto Righi”, oggetto di un provvedimento disciplinare per aver parlato in classe di Palestina e aver pronunciato parole come “Genocidio” e “Apartheid“, intreccia questioni relative alla libertà di insegnamento, alla militarizzazione degli spazi del sapere e al ruolo di una stampa sempre più prona alla narrazione bellicista imperante.

Pubblichiamo volentieri l’intervista del collega a cura di Stefano Bertoldi su Scuola Resistente e facciamo nostro il suo appello per una scuola come luogo demilitarizzato in cui si possa esercitare il pensiero critico e la libertà di parola, conquiste civili e politiche che nessun procedimento disciplinare potrà mai mettere in discussione.

Clicca qui per ascoltare l’intervista.