Elio Pagani, presentazione Osservatorio e mostra a Vengono Inferiore (VA) il 27 ottobre 2023

Pubblichiamo un estratto del discorso di Elio Pagani, presidente di “Abbasso la Guerra”, e alcune foto della presentazione dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuolle e delle università che si è tenuta ieri, 27 ottobre 2023 a Venegono Inferiore (VA) con Riccardo Loia, docente, tra i fondatori del CESP di Varese, Andrea Iomini, anch’egli docente, artista grafico pittorico e fumettista, tra gli autori di La scuola laboratorio di pace, e Carmen Miseo, docente COBAS Scuola Varese.

«Ringrazio subito gli organizzatori di questo incontro così importante per il futuro di tutte/i noi ed in particolare per quello delle nostre ragazze e ragazzi che nella scuola, anziché essere educati alla nonviolenza, alla pace, al disarmo, alla convivialità delle differenze, sono esposti a messaggi e stimoli accattivanti e ambigui provenienti da Istituzioni militari, che, ahinoi sono e sono state impegnate su vari fronti di guerra anche in violazione del Diritto interno ed internazionale e dello Statuto ONU che voleva risparmiare la tragedia della guerra alle nuove generazioni.

Organizzano questa serata l’Osservatorio contro la militarizzazione della scuola e dell’Università, il sindacato Cobas Scuola Varese, la sezione varesina del CESP Centro Studi per la Scuola Pubblica, Il Punto Pace di Pax Christi di Tradate e il Centro di Documentazione Stefano Ferrario Abbasso la Guerra. Un ringraziamento va anche ai Missionari Comboniani che ci ospitano.

Obiettivo della serata è quello di presentare anche nel varesotto l’Osservatorio contro la militarizzazione delle Scuole e delle Università. Nel corso della serata sarà presentato il Vademecum contro la militarizzazione delle scuole, uno strumento elaborato da un gruppo di lavoro promosso dall’Osservatorio, utile per docenti, genitori, studentesse e studenti per contrastare le ormai continue “offerte formative” delle Forze Armate nella scuola; saranno illustrati anche alcuni testi elaborati da attivisti dell’Osservatorio. Come avete visto, presentiamo anche una Mostra antimilitarista, una esposizione collettiva di vignette, illustrazioni, fumetti e collages sul tema.

Nella mia breve introduzione cito solo tre episodi recenti di penetrazione del messaggio militarista nell’attività didattica – ce ne sono purtroppo molti di più – che riguardano la nostra provincia e che dimostrano l’importanza di questo incontro. L’Istituto Superiore Falcone di Gallarate, nonostante collabori col Sermig di Torino che aveva realizzato una riconversione ad uso sociale degli spazi di un arsenale militare, da qualche tempo ha stipulato convenzioni con la Base NATO di Solbiate Olona, partecipando massicciamente, con allievi del settore alberghiero, ad iniziative come l’International Day, organizzato dal Corpo di Armata di Dispiegamento Rapido NATO, ed altre di Alternanza Scuola Lavoro (PCTO). Allievi che vengono premiati e riempiti di gadget riportanti la scritta #WEARENATO. In questi mesi una trentina di docenti ed alcuni studenti hanno sollevato il problema contestando le scelte del Dirigente Scolastico e rivendicando il potere deliberante, in materia, del Collegio dei Docenti. Dopo aver procrastinato più volte la discussione il Preside ha chiesto ed ottenuto l’allontanamento di uno dei docenti che ha guidato la protesta. A metà maggio 180 studenti degli Istituti superiori varesini hanno partecipato per 2 settimane al “Corso di Cultura aeronautica della Città di Varese” volando “come allievi piloti” su quattro velivoli SIAI U-208 dell’Aeronautica Militare per i 100 anni dell’AMI. L’aeroporto di decollo e atterraggio è stato quello di Venegono, usato oltre che dall’Aeroclub varesino anche dalla fabbrica di velivoli militari Leonardo (ex Aermacchi). La cerimonia finale svoltasi presso il Salone Estense del Municipio di Varese ha visto la premiazione degli studenti migliori che hanno vinto uno stage di volo presso il “Gruppo Volo a Vela del 60° Stormo”.

Il coinvolgimento delle scuole risaliva naturalmente a mesi prima e l’iniziativa si sarebbe dovuta tenere ai primi di marzo, ma il 7 marzo due di questi velivoli caddero a Guidonia durante una esercitazione e l’iniziativa con gli studenti fu rinviata a maggio. Per protestare contro il coinvolgimento di diverse scuole della “provincia con le ali” nelle iniziative del Centenario dell’AMI Aeronautica Militare Italiana alcuni attivisti durante il concerto della Fanfara svoltosi a Gallarate hanno esposto due striscioni. Il primo recitava “Aeronautica militare: 100 anni di bombardamenti, distruzioni e stragi. Proprio niente da festeggiare”, il secondo invece “No alla militarizzazione delle scuole”. I 7 manifestanti non avevano fatto altro che alzare i loro striscioni, in silenzio, passando davanti alla parata, ma sono stati fermati dalla polizia e dai carabinieri.

All’espressione pacifica di dissenso, il cui obiettivo non era interrompere la Fanfara dell’aeronautica o “arrecare turbative all’ordine pubblico”, ha fatto seguito la risposta giudiziaria: chi protestava è stato denunciato per “manifestazione non autorizzata”; per uno di loro si è aggiunto il “vilipendio delle forze armate” per aver “esposto pubblicamente (dice la denuncia) uno striscione con scritte offensive nei confronti dell’Aeronautica Militare Italiana”, cosa falsa naturalmente, ma tant’è. Capite? Siamo alla violazione dell’articolo 21 della Costituzione che garantisce il diritto a manifestare, con la parola e lo scritto ed ogni altro mezzo di diffusione il proprio pensiero».

Di seguito anche le foto della mostra antimilitarista esposta durante la presentazione dell’Osservatorio.

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