La Spezia e la “Giornata del mare”: la militarizzazione delle scuole esce dalla normalizzazione

Come tutti gli anni, in pompa magna, viene proposta alle scuole la “Giornata del mare”, nascondendo abilmente sotto obiettivi ambientalisti il contatto che ci sarà tra mondo militare e studenti e studentesse delle scuole spezzine, anche bambini e bambine piccoli.

Quest’anno però sta succedendo qualcosa di diverso perché un gruppo di docenti ha lanciato una petizione (clicca qui per i dettagli) in cui si denuncia come, tra le varie attività, siano previste anche «due visite ad altrettante navi da guerra, antisommergibile e lanciamissili e della visita alla Base Elicotteri di Luni con annesso simulatore dell’EH 101, un elicottero da assalto anti-sottomarino e antinave. Agli eventi sono invitati i bambini della scuola primaria, i ragazzini delle medie e gli studenti delle superiori». 

La giornata del mare, organizzata da vari enti tra cui anche la Capitaneria di porto e la Marina Militare, insieme a Isa 2, ISA 4 e Istituto “Cappellini-Sauro“, non deve passare anche quest’anno sotto silenzio, come se fosse normale che le scuole sviluppino attività didattiche in collaborazione con le strutture militari, il tutto in tempi di guerra e di ritorno in molti paesi d’Europa alla leva militare.

Come Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università abbiamo inviato una diffida formale a tutti i Dirigenti Scolastici, anche perché ci risulta che molte scuole non abbiano predisposto le delibere necessarie da un punto di vista formale.

La scuola deve, anche da un punto di vista normativo, educare alla pace, così come inserito in tutti i PTOF e come previsto dalle linee guida del Ministero nonché dalla Carta dei diritti del fanciullo.

L’invito alla partecipazione alla “Giornata del mare 2024” è stato esteso a tutte le scuole della provincia; inviatiamo i/le docenti delle scuole di La Spezia a prendere la parola, a pretendere che queste attività siano portate in collegio docenti e lì discusse ed eventualmente bocciate; invitiamo tutti i genitori ad utilizzare i materiali presenti sul vademecum reperibili sul sito dell’Osservatorio https://osservatorionomilscuola.com/archivio-mozioni-e-documenti/ e a pretendere che i/le propri/e figli/e non siano sottoposti a questi momenti di propaganda bellicista; invitiamo gli studenti e le studentesse ad organizzarsi per far sentire la propria voce.

Ricordiamo infine che analoga situazione si sta verificando a Brescia anche in relazione alla complicità tra scuole e areonatica militare per l’areoporto di Ghedi: anche lì dai docenti si è levata una forte voce che chiama al boiccotaggio di inziative che per anni erano passate in silenzio (qui la lettera sottoscritta da 200 docenti e qui la presa di posizione di don Fabio Corazzina sulla vicenda).

Da Brescia e da La Spezia arrivano dunque segnali positivi perché è assolutamente necessario ed urgente che gli uomini e le donne di pace che vivono il mondo della scuola prendano posizone e rompano la normalizzazione della militarizzazione presente nel mondo della scuola.

Come Osservatorio restiamo a disposizione per tutti i chiarimenti utili, anche da un punto di vista normativo.

osservatorionomili@gmail.com

Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università

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